“Infatti io non voglio acquistare il castello.” Disse il vecchio ad Altea. “Il castello mi spetta di diritto, come l'intera eredità. Io sono il successore di Sir Taddeo.”
“Quel giovane impostare sarà smascherato ed arrestato.” Fece Bell. “Lavoreremo per questo.” Sicuro di sé.
Elv non smetteva, non cessava di muovere la sua mano, di spingere oltre le sue dita.
Baciava i seni di Gwen, assaporandoli uno per volta, con la bocca, la lingua, con tutto il suo volto caldo.
E la sua mano non dava tregua, libera e profano fra le gambe di lei che la giovane doveva stringere tanto era il piacere folle. Travolgente che provava.
Poi lui la baciò.
Raggiunse la sua bocca e la incatenò alla sua.
Un bacio intimo, profondo, lungo.
Un bacio come preludio a ciò che sarebbe stato.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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