Quel gioco durò un tempo indefinito.
Ormai Gwen non riusciva più a comprendere con quante dita Elv la stava toccando, la stava facendo impazzire.
Non riusciva più ad essere lucida, poteva solo godere, impazzire.
L'altra mano stringeva il suo seno, tormentandole il capezzolo, mentre la guardava godere, gemere, diventare folle.
Allora la baciò, impedendole di gridare.
La sua mano bagnata lasciò le gambe della ragazza e la strinse contro il suo petto.
“Ti voglio da morire, Gwen...” disse baciandola.
“In effetti dobbiamo trovare un posto in cui alloggiare...” disse Bell ad Altea.
“Già, un albergo o qualcosa di simile...” Taddei “... lei non può consigliarci dove alloggiare nei paraggi?” Alla stilista.
Nyoko si affacciò in strada dalla finestra e vide diverse persone in strada.
Gridavano, erano agitate e terrorizzate.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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