Quel gioco di labbra e lingua era eccitante, rovente, sensuale.
Sentivo l'eccitazione di lui farsi sempre più intensa, umida, salda.
Le sue labbra morbide, la sua lingua fremente, che sembrava in costante attesa.
Oh, lasciati andare piccolo...
Ormai ero al limite, ero fuori di me, folle, avevo totalmente perso il controllo.
"Oh Guisgard.." sussurrai sulle sue labbra.
Allora mi staccai da lui quel tanto che bastava per guardarlo negli occhi, afferrai le mani che aveva messo sui miei glutei e le guidai verso il bordo di quell'abitino di latex che accarezzava così bene il mio corpo.
Con le mani nelle sue, me lo sfilai, accompagnandole sulla mia pelle che pian piano si mostrava nella penombra, bianca e lattea come si fosse specchiata nella luna. Lanciai il vestitino in un angolo e a quel punto, completamente nuda davanti a lui mi avvicinai, inesorabile, con lo sguardo dritto in quello chiaro di lui, lo strinsi a me, e lo baciai.
Lo baciai con ardore, foga, mentre i nostri corpi nudi si strusciavano l'uno sull'altro, ancora e ancora.
Lo baciai con infinita passione, mentre le mie mani fameliche si muovevano su tutto il suo corpo.
Lo baciai come non era stato baciato mai.
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