Era meraviglioso.
Era totale, travolgente, appagante.
La forza di Elv, la sua mascolina virilità, riempiva in tutto e per tutto Gwen, dandole sollievo e piacere.
La teneva ferma per le caviglie, sussultando contro di lei, spingendo all'estremo il suo slancio, il suo volerla possedere e dominare.
Gemevano, gridavano, godevano.
Lei era stesa davanti a lui, nuda e meravigliosa, aperta ed accogliente in quel talamo di pura passione.
Si chinò poi su di lei, rotolarono insieme su quel letto, stretti l'uno all'altra, baciandosi, sentendo reciprocamente ogni forma e tratto dei loro corpi.
Lui strinse le mani di lei, intrecciando le sue dita con quelle di Gwen, riprendendo ad amarsi con nuovo vigore, rinnovata passione.
Stavolta lui era steso sotto di lei, con la ragazza seduta a cavalcioni su Elv.
La teneva per i fianchi, facendola sussultare sopra di lui.
Poteva vederla tutta, meravigliosa e sudata, giocare con i suoi seni, stringerli, sentirli fra le mani, impazzendo.
La madre della ragazza era sconvolta, riusciva solo a gridare il nome di sua figlia, di chiamarla senza sosta.
“Era uscita per prendere il latte” disse un'altra donna vicino alla madre “e poi non abbiamo più avuto sue notizie... il bar è laggiù, ma non è mai arrivata ha detto il barista... nessuno l'ha vista... è sparita nel nulla!” In lacrime.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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