Guisgard era in un sogno.
Un sogno erotico, folle, meraviglioso.
Le tre ragazze lo baciavano e le leccavano sulla bocca, sul viso, sul collo, sul petto, mentre Clio era inginocchio davanti a lui, sotto la sua mascolinità svettante.
Lo guardava negli occhi.
Lui era indifeso, eccitato.
Poi lei cominciò a giocarci con la bocca, facendolo impazzire, gemere.
Poi raggiunse il culmine, ingoiando quella virilità e strappando un caldo e basso gemito al rampollo.
“Ahhh... io...” disse lui stravolto.
Lei continuò.
Continuò guardandolo.
I loro occhi erano gli uni negli altri.
Continuò.
Aveva la sua mascolinità tutta in quella bocca avvolgente, bagnata, ardente.
“Ahhhh...” godendo il rampollo.
Ad un tratto si udirono voci e rumori nel castello.
Agitazione nei corridoi del maniero.
Dopo quell'incredibile e travolgente danza, i due corpi si abbandonarono l'uno sull'altro tra le lenzuola.
Stretti ed abbracciati Gwen ed Elv si persero in un dolce bacio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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