Elv annuì a Gwen, poi si recarono in un bar per fare colazione.
Si fecero portare latte, caffè e delle brioche calde.
“Finito di mangiare” disse lui “andremo a farci un giretto... la brughiera è piena di bei posi da vedere... si trova sempre qualcosa di speciale.” Facendole l'occhiolino.
Guisgard si ritrovò davanti un'Altea decisa e provocante.
Il rampollo restò subito imbarazzato, imbambolato.
Lei chiuse la porta a chiave, poi si avvicinò.
“Ahhh... signora...” disse lui appena la stilista mise la mano nei suoi pantaloni “... cioè, Altea...” guardandola paonazzo “... ho... ho fatto il bravo...” titubante mentre lei gli accarezzava quella mascolinità ancora soda e compatta dopo la notte appena trascorsa.
Le teppiste di Clio tornarono nel loro covo, dopo la notte audace appena trascorsa.
Subito Vivian prese a giocare col suo tablet e seppe della storia della ragazza sparita.
“Dicono sia stata trovata da un contadino verso l'alba...” disse alle altre “... vagava per i campi, sotto shock... l'ha portata alla polizia ed ora è in ospedale, ma dovrebbe tornare a casa in giornata, visto sta bene...”
“Che fine aveva fatto?” Chiese Kyra.
“Lei ha detto di essere stata rapita da due balordi...” Vivian “... poi in modo confusionario dice di essere stata liberata, anche se non sa bene da chi...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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