Elv guardò Gwen spogliarsi tutta, poi mettersi in posa.
Non fece in tempo a prendere fogli e matita che qualcuno bussò alla porta con vigore.
“Aprite, vi prego...” disse una voce di donna da fuori “... aprite!”
Erano nudi i due giovani.
Allora Pavel si avvicinò ancora e cominciò a sfiorare le gambe di Nyoko, accarezzandole l'interno coscia.
Poi le dita si spinsero piano fino a raggiungere il sesso di lei.
La ragazza cominciò a sentire quel tocco dov'era più sensibile, più vulnerabile, più debole, più calda.
“E questo...” disse toccandola lui “... ti piace?”
“Ma...” disse perplesso Guisgard “... vai via così?” Stupito.
Ma Altea andò via.
Prese l'auto ed arrivò al laghetto.
Notò un'auto poco distante con i fari spenti.
Poi si accesero e lampeggiarono, un segnale per salutarla, accoglierla e farla avvicinare all'auto.
Clio vide quella figura scura che avanzava come se fosse stata partorita dal buio, dalla notte, dal mistero.
Aveva lunghi capelli con fili d'argento tra un bruno corvino, il viso pallido, lo sguardo enigmatico e due occhi chiari, tra l'azzurro ed il grigio.
Avanzò verso Sir Blake.
Il suo incedere era particolare, strano.
“Il Dottor Ordifren, presumo...” disse il vecchio nobile.
“Buonasera, milord.” L'altro con un vago accento straniero.
“I suoi bagagli?”
“Li ho fatti recapitare già alla tenuta da lei segnalatami.” Rispose lo scienziato con la sua voce bassa e straniera.
“Bene.” Annuendo Blake.
“Vorrei raggiungerla subito se è possibile.”
“Certo, prego.” Fece Blake.
I due allora si incamminarono all'uscita, ma nell'andar via il nuovo arrivato si voltò verso le ragazze, guardandole tutte, una ad una.
Un lampo corse nei loro occhi, Clio compresa.
Poi andò via con Blake.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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