Gwen ed Elv si prepararono, presero le loro cose e scesero di sotto.
Raggiunsero l'auto e partirono.
L'aria era cupa, il cielo in balia del Sole nascente e delle dense nuvole della notte.
Imboccarono una stradina che li avrebbe portati fuori dalla brughiera.
Ma ad un tratto l'auto cominciò ad accusare problemi, fino a fermarsi di colpo.
“Accidenti...” disse angosciato lui “... cosa diamine sarà successo?” Cercando invano di farla ripartire.
Era buio, ma i loro corpi pulsavano, erano ardenti e ciascuno dei due giovani poteva sentire l'altro.
Nyoko allungò le mani in cerca del corpo di Pavel, trovandone i muscoli e disegnando i suoi muscoli con le dita.
Anche lui toccava il corpo di lei.
Il viso, il collo, le spalle, poi ancora i seni, toccandoli tutti, piano, a lungo, in modo sempre più sensuale.
Lui non disse nulla ad Altea.
Le sfiorò le labbra con un dito, in modo dolce e delicato, per poi spegnere la lampada.
Tutto divenne buio e si tolse la maschera.
Nell'oscurità della stanza lei avvertìbil volto di lui vicinissimo, poi la baciò.
Un bacio caldo, appassionato, fatto di labbra audaci e morbide, giochi di lingue ardenti e desiderio.
Un bacio profondo, intimo, complice, persino proibito poiché rubato alla notte ormai giunta al termine.
Poi si rimise la maschera e riaccese la lampada.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|