“Non lo so...” disse Petronilla ad Altea “... credo che notizie certe non ce ne siano... andrà a casa sua ora, signora?”
“No.” Disse secco Stainyus a Nyoko. “Sono qui per il ragazzo, per Pavel. So che è qui. Lo faccia scendere subito, per favore.” Con un tono che non ammetteva repliche.
Il gobbo le guardò ancora, tutte.
Una ad una.
“E' molto tardi...” disse a Clio “... un momento...” infilando la testa dietro la porta, per poi tirarla fuori un attimo dopo “... prego...” facendo loro segno di entrare.
La casa era semibuia, cupa, fredda come se nessuno da anni, forse da secoli vi abitasse.
Il gobbo indicò alle ragazze di seguirlo.
Aveva con sé una lampada che illuminava in modo tetro ogni forma di quel luogo, con le ombre che sembravano animarsi nella penombra.
La donna appariva incredula ed inquieta a quelle parole di Gwen e di Elv.
Poi si sentì un'auto arrivare.
Un attimo dopo un uomo entrò in casa.
"Oh, caro..." disse la donna guardandolo.
Lui guardò i due giovani.
"Questi ragazzi ti aspettavano..." la donna.
"Si, ditemi." Carter a Gwen e ad Elv.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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