Il rampollo restò di stuccò ed immobile quando Altea lo piantò sul più bello per andare in bagno a rispondere al cellulare.
Allora lui aspettò, sempre più eccitato ed imbarazzato.
“Beh...” disse il padre di lei al telefono “... se è uguale alla foto allora non ci sono dubbi sia lui. Non penserai certo sia un sosia!”
Elv si rassegnò.
Salì in auto dove c'era una Gwen oltremodo seccata.
Lui accese il motore ma proprio in quel momento accadde qualcosa.
Era ormai sera ed un sibilo echeggiò tra i rami della quercia.
Poi la terra intorno alle sue radici cominciò a tremare fino ad aprirsi.
Incredibilmente, davanti ai loro occhi, qualcosa emerse dal terreno.
Aveva aspetto di uomo avvolto in uno scuro mantello, sulla sella di un cavallo nerissimo che nitriva in modo sinistro.
Il cavaliere non aveva la testa e con un colpo di spada mozzò quella dello spaventapasseri che era formata da una zucca.
Allora cominciò a brandire quella zucca in aria con fare minaccioso.
“Che mi venga un accidenti...” mormorò Elv incredulo “... guarda...” a Gwen.