Discussione: Il segno del Gufo
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Vecchio 27-03-2018, 00.50.59   #1107
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
C’era qualcosa di intenso e complice nei nostri sguardi incatenati in quella danza che non conosceva limiti nè tabù.
I nostri sguardi non si erano mai lasciati, fondendosi l’uno nell’altro in un nuovo azzurro creato unicamente dall’Unione delle tonalità dei nostri occhi che ormai erano così uniti da sembrare uguali.
Lo sentivo potente in me, lo sentivo sconvolgermi, penetrarmi, riempirmi tutta.
Ed era meraviglioso.
Mi aggrappai a lui, al suo collo, e iniziai a muovermi.
Più mi muovevo su di lui, accogliendo in me quella virilità prorompente, poi sentivo l’oscurità avvolgermi, profanarmi.
Allora mi Abbandonai, completamente, mi lasciai andare e persi definitivamente il controllo.
Con le mani sul suo collo, lo sguardo perso e assatanato nel grigio azzurro dei suoi occhi, mi sentivo libera, mi sentivo me stessa.
Allora mi lasciai completamente andare.
Il mio corpo sembrava impazzito, si muoveva sempre più forte, sempre più follemente, sempre più lascivo, perso, irrefrenabile.
Non avevo controllo, freno, limiti.
Ero come impazzita, persa, sua.. solo sua.
Mai mi era capitato di provare qualcosa così, mai mi ero lasciata tanto andare, mai mi ero abbandonata in quel modo.
Chi era quell’uomo, capace di entrarmi così nel profondo?
Di leggere la mia anima e vederla per quello che era?
Di possedermi e farmi impazzire in quel modo come se non fosse mai esistito nient’altro?
Non lo sapevo, non mi importava.
Ero troppo folle per pensarci, troppo presa, troppo persa.
Quella folle danza senza freni era condita dai miei gemiti che si facevano sempre più forti, sempre più concitati, sempre più intensi.
Come il godimento che cresceva in me ogni istante di più.
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