Lui annuì, guardandola con quel rossore pulsante sul viso.
Allora continuò a giocare con la lingua sul piede di Altea, per poi risalire piano e timidamente lungo il polpaccio.
Leccava piano, titubante, ma con forte desiderio e voglia.
“Se sbaglio qualcosa dimmelo...” disse leccandole la gamba con un viso ormai in fiamme.
Nonostante fosse indolenzita un po' ovunque, Gwen si alzò dal letto ed uscì dalla stanza.
Dal corridoio giungevano quei rumori, come se qualcuno stesse cucinando.
Herbert rise per quelle parole di Nyoko.
I due poi si misero a cercare nella stanza.
Ad un tratto la ragazza in una vetrina con dei libri notò un volume che appariva più consumato e vecchio degli altri, dal titolo alquanto strano:
“Come l'ho fatto”