Elv annuì a Gwen ed insieme salirono sull'autobus, lasciando il ragazzino a guardarli sulla strada.
L'autobus era quasi vuoto.
C'erano solo il conducente e due uomini seduti, oltre naturalmente a Gwen e ad Elv.
Imboccarono una delle tante stradine per lasciare la brughiera ed avviarsi verso la città.
Dopo un miglio scarso il conducente notò degli uomini sulla strada che era bloccata da alcuni alberi caduti.
“Ehi, voi...” disse il conducente fermando il mezzo “... che succede?”
“Le piogge dei giorni scorsi hanno spezzato questi alberi bloccando il tragitto...” uno degli uomini.
“Ed io dove diavolo passo?” Il conducente seccato.
“Immagino facendo il giro lungo verso le Cinque Vie...” indicò l'uomo.
“Accidenti!” Imprecò il conducente.
Altea dopo un po' vide arrivare finalmente Guisgard con quell'abito preparato da lei e su misura per lui.
Sorrideva impacciato e col viso un po' rosso.
“Eccomi.” Disse guardando la stilista e la tavola.
“Certo certo...” disse ridacchiando il gobbo e guardando Clio e le altre tutte sporche ancora di Ordifren.
Lei poi aveva anche il trucco che le insozzava il viso.
“Ecco, dietro quella porta...” indicò il gobbo alle belle ragazze “... lì c'è il bagno...” divertito e malizioso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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