“Ah, ecco...” disse Nikolaj a Gwen con un ghigno reso cupo dal suo pallore spettrale “... e perchè mai? Cos'ha di speciale questo mortale?” Fissandola.
Fulminaccio si rabbonì, visto il buon senso delle parole di Altea.
Diede ordine di servire la cena.
Salamano annuì.
“Beh, cerca di non dar forza a queste storie...” l'uomo a sua moglie “... spiriti... che sciocchezze.” Brontolò.
Portarono il tutto per la cena e tra i servitori c'era anche il giovane Furio.
Si presentò al padrone e questi lo squadrò con disprezzo.
“Datti da fare o mangerai con i maiali.” Fulminaccio.
Il ragazzo cominciò a servire in tavola, fissando Altea con insistenza e senza distogliere mai lo sguardo da lei.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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