Elv svanì in sella al suo cavallo nel candore del crepuscolo.
“Forse stanotte...” disse Nikolaj a Gwen, con un enigmatico ghigno sul viso “... non tornerà...” riferendosi ad Elv “... il nostro ospite potrebbe non viaggiare solo e magari avere fame...” ridendo sadico.
Voleva provocarla, intimorirla.
“Ha un animo ribelle, madama.” Disse Salamano ad Altea. “E detto tra noi ha pure un carattere difficile. Per questo ho voluto venisse a lavorare in questo palazzo. Magari la fatica può sferzare il suo essere riottoso.”
Entrarono in casa e subito Altea avvertì una vampata di calore.
Poi sentì qualcuno ridere.
La voce di una giovane donna che rideva.
Rideva felice, appagata, libera.
“Gradite una tisana?” Salamano. “Con miele ed alloro? Vi aiuterà a riposare, madama.”
Ma la voce di quella misteriosa donna era sempre intorno a lei, ridendo spensierata.
Stuarto entrò e si ritrovò davanti quella scena incredibilmente eccitante.
Lys, tutta nuda, seduta su Aegos, anch'egli spogliato e solo con i pantaloni abbassati, sotto di lei, pronti per cominciare quello che sembrava essere un fenomenale amplesso.
Lo stesso stalliere restò incredulo da come lei aveva fatto entrare il vecchio servitore nella stanza, permettendogli di trovarli nudi e pronti per accoppiarsi.
Naturalmente Stuarto non si lasciò sfuggire l'occasione di guardare tutta la sua padrona nuda, visto spesso aveva fantasticato su come poteva essere al naturale la bella e disinibita dama.
Non disse nulla e restò a fissare la signora seduta sul fortunato stalliere.
“Che il diavolo ti porti...” disse seccato ed eccitato Aegos “... cosa fai la impalato? Vattene o ti prendo a calci!”
“Madama...” fece il vecchio “... un messo del Maresciallo di Monsperone è giunto per invitarvi al castello, dove egli risiede. Il Maresciallo vi sta aspettando, dovreste dunque prepararvi.” Guardandola lascivo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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