Gwen seguì quei gemiti, raggiunse il buio corridoio e vide qualcuno a terra.
Era Marko, che giaceva immobile e pallido, con la voce quasi lacerata.
Era stato sicuramente un vampiro, ma non uno qualunque.
Una sorta di bestia, di demone che aveva affondato le sue fauci nella gola del giovane, succhiandone ogni goccia di sangue e vitalità.
Furio la baciò, poi aprì gli occhi e la guardò.
“Io...” disse titubante, accarezzandole il viso con mano tremante “... io ti amo, Altea...” con un lieve pallore sul viso, forse per l'emozione, forse per l'eccitazione oppure forse per entrambe le cose.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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