Rimase impaurito e sgomento per terra, contro un mobile.
Mi sentii malissimo in quel momento, non avrei voluto che mi vedesse in quel modo.
Improvvisamente mi vergognai della mia condizione, poiché leggevo il terrore nei suoi occhi.
Lo stesso terrore che di solito mi eccitava ed esaltava, un attimo prima di mettere fine alla vita dell'ennesima vittima.
Ma non adesso.
Perche Elv era la persona che amavo, non la mia vittima.
Fui tentata di alzarmi, andare là ad abbracciarlo e rassicurarlo, ma non era il momento, infatti rimasi seduta, limitandomi a ritirare i canini.
"Lo so, lo so che fa paura, ma non devi averne. Perché non potrei mai farti del male, mai. Ucciderei senza pensarci un attimo chiunque dovesse torcerti un capello" mormorai, cercando i suoi occhi neri "E c'è una cosa che posso fare... Per te, per noi... Ma solo se mi dirai di sì..." allungando una mano verso di lui.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca"
BALTASAR GRACIÁN
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ABU MASAR, "Libri mysteriorum"
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