Elv apparve meravigliato.
“Dunque...” disse a Gwen “... volete dire che... io e voi ci conoscevamo bene prima del mio incidente? Eppure un attimo fa mi avete detto di sapere poco o nulla di me...” confuso.
Stuarto annuì a Clio e lei si chiuse in biblioteca, un po' il suo mondo segreto, tra libri e saperi lontani.
Accanto a lei aveva il foglietto ingiallito, sgualcito e strappato, con l'enigma interrotto ed in cui si celava il mistero del terribile incantamento.
L'enigma interrotto così recitava:
“Come la Luna ed il Sole,
tra rose rosse e fresche viole,
la bella amamelide sboccia sola
e una civetta canta quando vola...”
Altea si congedò, acquistò un abito ammaliante ed elegante e tornò dall'antiquario.
Comprò un dono per il Maresciallo ed accettò l'invito del cacciatore.
“Il mio nome è Derico, madama.” Disse lui. “Mi consentite di accompagnarvi con la mia carrozza?” Con un lieve inchino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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