Furio annuì ad Altea.
La carrozza partì, seguita poco distante da quella di Derico.
Uscirono dalla città ed imboccarono un sentiero, risalendo un dolce colle.
“Come mai” disse Furio “stiamo andando in quel luogo? Cos'ha di particolare?” Notando il giovane il gesto sensuale di lei che si accarezzava il collo ed il seno.
Gli occhi neri di Elv erano in quelli vagamente vermigli di Gwen.
“Capisco...” disse annuendo lui “... io... io non so bene cosa dire o fare... potrei fare un errore ad ogni parola... io... però so che chiunque io sia ora sto bene qui con voi... con te...” azzardò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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