Quel suo sguardo dolce, quelle parole, mi facevano sentire ancora peggio.
Perché mi sentivo una vigliacca ad apprifittare della sua amnesia per tenerlo avvinto a me, ma non ce l'avevo fatta a non farlo.
Sorrisi e lo guardai e i miei capelli tendevano verso il suo viso, ma ad accarezzarlo erano le mie dita, leggere, delicate.
"Il mondo, beh... Può essere un bel posto alle volte... Tante cose da fare, da vedere, da conoscere..." continuai a parlare "Nonostante ci siano anche le cose meno belle, come le guerre, la morte, le malattie... Ma bisogna pensare a quanto c'è di bello per compensare..." quelle parole suonarono terribilmente false alle mie orecchie, perché noi avevamo ucciso, dilaniato, nei secoli, spesso per fame, a volte per sollazzo.
Ma ora era a lui che dovevo parlare, non a me stessa.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca"
BALTASAR GRACIÁN
"Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro"
ABU MASAR, "Libri mysteriorum"
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