“Beh, vieni a vedere tu stessa...” disse Nikolaj a Gwen con quel suo ghigno “... anche perchè lui ha proprio chiesto di te.” Con un sorriso di chi sembrava aver appena fatto la spia.
Clio lasciò la biblioteca e si spostò nel salottino, dove subito arrivò Stuarto.
“Madama...” disse “... faccio servire la cena? Vostra sorella cenerà con voi?”
“Eh, madama...” disse il guardiano ad Altea col tono di chi non voleva dire troppo e mettersi nei guai “... Sir Reddas è l'ultimo della sua nobile stirpe... è decaduto, ma resta il suo titolo e dunque i diritti che egli può accampare su questo castello... perciò il Maresciallo, dopo aver confiscato le sue terre, lo ha fatto rinchiudere in questo castello. Non si fidava di incarcerarlo nelle altre prigioni di Monsperone, per paura che egli possa fuggire e vendicarsi...”
Ad un tratto Altea si sentì osservata, quasi spiata.
Come se da una delle tante diverse finestre del maniero qualcuno la stessa fissando.
Era una sensazione strana, molto diversa da quella data dalle sue visioni.
Questa sensazione era reale.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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