“Entra.” Disse la voce del maestro dall'interno della camera a Gwen.
La stanza era quasi del tutto buia, fredda ed un senso di oppressione si poteva quasi toccare con mano.
Mai la vampira aveva sentito simili sensazioni.
Il maestro era seduto su una poltrona e fissava ormai la sera dalla finestra di fonte a lui.
“Ti aspettavo...” alla vampira.
Altea guardò le finestre, erano tante ed il crepuscolo morente generava inquieti e misteriosi riflessi sui vetri che andavano ad oscurarsi.
“Madama vuole scherzare...” disse il guardiano “... un uomo che Sir Reddas è troppo pericoloso per poter essere trattato come qualunque altro prigioniero o come un servo comune...”
“Se è così pericoloso, allora perchè il Maresciallo non lo fa giustiziare?” Chiese Derico.
“Lo farà.” Il vecchio guardiano. “Appena lord Misk sarà liberato e tornerà a Monsperone. Infatti solo il barone può decretare la condanna a morte di un Afragolignonese.”
“Non saprei, madama...” disse Stuarto a Clio “... so che la biblioteca della vecchia Pieve è molto antica e fornita... di più non so dirvi, signora... si, qui a Monsperone comanda il barone, lord Misk, ma egli ora è prigioniero dei suoi nemici ed il potere è esercitato dal suo braccio destro, il Maresciallo a cui vostra sorella ha fatto visita.”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|