Alla voce di Gwen, sia Roze che quell'immonda belva si voltarono a guardarla.
Roze allora scoppiò a ridere.
Una risata lasciva, beffarda, come se la vampira fosse stravolta da un piacere ancestrale, proibito, maledetto.
Lei rideva e quella belva ululò forte, per poi tornare a giacere con la ragazza in quel loro amplesso contro natura.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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