Mi resi conto in quel momento di avere fame, mi misi a mangiare con gusto mentre il mio fidato servitore mi raccontava.
"Beh, un uomo da tenere alla larga, dunque.." mi venne immediatamente da commentare. Perché non mi stupiva che invece Lys fosse già andata a fargli visita? Quella donna non aveva il minimo senso della decenza, per la miseria.
"Con gente del genere meno ci si ha a che fare, meglio è.." prendendo un sorso dal bicchiere di vino.
Finii la cena in tranquillità, ringraziai Stuardo per le informazioni e poi uscii fuori per una passeggiata al chiaro di luna prima di coricarmi.
Non facevo che pensare a quel libello, a cosa avrei potuto trovarci, tante volte avevo seguito piste che poi non avevano portato a niente, una volta addirittura ero andata fino nella biblioteca di un monastero in alta montagna, per poi scoprire che l'indizio che avevo era un buco nell'acqua. Quella ricerca era estenuante, e se non ne dipendesse la mia vita forse avrei già buttato tutto via.
Ma non potevo arrendermi, non potevo condannare me stessa a vivere a metà, e lasciare il mondo infestato da quell'essere immondo che il mio inconscio aveva generato.
Cercai di non pensarci per un momento, di pensare alla bellezza dei fiori, che avrei potuto godermi per poco dato che mia sorella voleva farli sradicare tutti, la lucentezza della luna, e delle stelle.
Ah, se la luna avesse ascoltato le mie preghiere ogni notte.
Così, lievemente malinconica, continuai a camminare in quel giardino che aspettava fosse eseguita la sua sentenza di morte.
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