Elv guardò Gwen negli occhi.
Quegli occhi avevano un colore diverso, ammaliante, ipnotico, persino sensuale.
“Sei dunque una fata...” disse lui con un vago sorriso divertito, quasi sarcastico “... puoi farmi diventare chi voglio?”
Icarius restò a guardare Clio andare via, con tante domande e dubbi nel cuore.
Lei stava per rientrare in casa quando sentì il canto di una civetta poco lontano.
Era il canto della notte e dei suoi misteriosi incantamenti.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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