Mi svegliai di soprassalto dopo quel sogno così assurdo, peccaminoso e osceno.
Ero completamente sudata, accaldata, come se quell'amplesso indecente fosse accaduto sul serio.
Mi sentivo avvampare al pensiero di non riuscire a togliermi dalla testa le forme perfette e scolpire del corpo di Icarius, in piedi prima poi steso su quel letto.
La voce di Lys che mi mandava via la sua risata mi rimbombavano nelle orecchie, lo sguardo imbarazzato ma eccitato del giardiniere non abbandonava i miei occhi, e la sensazione di avere addosso il suo sesso eccitato, di sentirlo contro di me, contro la mia intimità umida e vogliosa come non lo era mai stata in tutta la mia vita, mi rendeva inquieta, vergognosa e insieme eccitata.
Mi alzai e mi concessi un bagno freddo per cercare di allontanare quel bollore dal mio corpo.
Io non ero come lei.
Io non ero una sguardrina che si concede al primo che incontra solo perchè ha un bel faccino!
...e non solo quello.
Arrossii violentemente a quel pensiero, soprattuto perchè le immagini di quel sogno peccaminoso continuavano a tornarmi in mente.
No, no, no... dovevo concentrarmi sulla mia missione.
Mi vestii sobriamente come mio solito, e scesi in giardino, dirigendomi alle scuderie per prendere il mio cavallo bianco e andare in città.
Dovevo trovare quel libello.
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