Mi sentii una persona orribile dopo quel suo lungo sospiro.
Il pensiero di trasformarlo anche per sottrarlo alle grinfie di Nikolaj e del resto del mondo in parte smorzava l'egoismo che mi attanagliava.
Mi sentivo comunque egoista in questa scelta, ma mi rendevo conto che fosse la migliore.
"Dopo dovrai bere questo..." presi il ciondolo in cristallo e argento che avevo al collo "È una fiala del mio sangue. Ognuno di noi ha diritto ad una sola fiala, non di più, è il regolamento stabilito dal Consiglio della Congrega. Dovrai berlo dopo che io avrò bevuto il tuo. È come un patto di sangue, uno di quelli che si stabiliscono con chi abbiamo a cuore e che durano per sempre. Ma molto più profondo..." conclusi dolcemente sorridendo.
Poi lo abbracciai e lo strinsi forte.
"Non soffrirai, te lo giuro sul mio amore per te, che è la cosa più preziosa che ho. Devi solo fidarti di me" dissi piano.
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