Mi sentii infuocare dentro a quelle parole del mio signore.
"Nulla è troppo per voi, lo sapete..." con deferenza mista ad ardore "Quando verrete a farmi visita, mio signore? Mi mancate così tanto..." con un tono lascivo, lussurioso, voglioso.
Nessun uomo stava alla pari del mio padrone.
Lui sapeva prendermi in un modo che rubava anche la mia anima.
Ma infondo la mia anima era sua.
Gli apparteneva.
Per sempre.
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