Ogni volta che mi parlava sentivo un forte fremito lungo la schiena, la sua voce, il suo tono erano qualcosa di incredibile, di seducente, sensuale e meraviglioso.
La sua voce è la prima cosa che ricordo, insieme alle sue mani che mi sostenevano, al suo sguardo che mi attraversava tutta quasi volesse leggermi dentro, ma la sua voce... la sua voce era un sussurro delicato, una brezza che mi faceva venire la pelle d'oca ogni volta che la sentivo.
Aveva un che di magnetico, magico, che mi attirava a lui come una falena alla luce, sentivo il cuore gonfiarsi nel petto e ogni fibra del mio essere volerlo, desiderarlo, reclamare la sua vicinanza.
Mi mancava, il mio signore, e null'altro di quelle distrazioni avrebbe mai potuto scalfire la mia devozione, la mia adorazione e il mio essere completamente sua.
"Non vi deluderò, mio signore.." annuendo con aria solenne "Sapete di poter contare su di me.." con un sorriso determinato.
Voleva che lo uccidessi, e io l'avrei trovato e ucciso.
La volontà del mio signore è legge.
Quando si spense lo specchio, e la sua luce andò a risplendere altrove, mi sentii vuota e sola, incredibilmente sola.
Ma il mio signore mi aveva dato una missione e io non lo avrei di certo deluso.
Dovevo andare nel bosco, raccogliere tutte le informazioni possibili su questo individuo, stanarlo e ucciderlo.
Mi vestii, presi con me delle armi da nascondere sotto il vestito perchè se dovevo ucciderlo, tanto valeva farlo divertendomi, e scesi di sotto, dirigendomi alle scuderie per prendere Nerone, il mio fido cavallo nero che mi avrebbe accompagnato in quella missione.
|