Nikolaj rise e tornò a suonare il suo violino.
Una musica che subito si rivelò essere bassa, infima, un trillo inquieto che pareva voler gettare inquietudine in quella sala.
Trascorse tutto il pomeriggio e poco prima del crepuscolo, finalmente, Elv e Marko ritornarono con due fagiani.
Il braccio di Elv però sanguinava.
La vista di quel sangue caldo e vivo attirò subito l'attenzione di Ivan, Tatiana e soprattutto Nikolaj.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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