Ivan sorrise a Gwen, grato delle sue premure.
Così i due continuarono il loro giro nel giardino, senza trovare nulla.
Controllarono anche il portone e videro che era ben chiuso.
“Mah, è tutto molto strano...” disse pensieroso lui.
Ad un tratto si udì un grido giungere dall'interno della casa e poi un cupo latrato.
“E' in casa!” Gridò Ivan.
“Il successo di uomo” disse il Maresciallo a Dacey “passa per quello della sua famiglia. Tu come sorella dell'uomo più vicino al barone di Monsperone devi ambire al massimo.” Riempì ancora il suo calice. “Ma per ora questi sogni sono destinati a restare tali...” bevendo amaramente.
Ad un tratto arrivò un soldato.
“Signore...”
“Avanti.” on un cenno della mano il Maresciallo.
“Per voi...” dandogli una lettera.
Il Maresciallo la prese e cominciò a leggerla, per poi cambiare espressione.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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