Gwen bussò, ma nessuna risposta arrivò negli attimi successivi.
Solo dopo qualche minuto si sentirono dei rumori giungere da dentro.
Poi la porta si aprì ed apparve il barone in vestaglia sulla soglia.
“Madama...” disse sorridendo, sebbene fosse ancora assonnato “... no, vi ringrazio... questa stanza è molto confortevole e non ho bisogno di nulla.” Con cortesia. “Bella questa musica...” ascoltando il violino suonare.
Per un attimo Altea ebbe l'impressione che quella figura sorridesse appena.
Forse sorrise davvero, o forse fu solo una sensazione della dama.
Poi svanì nel nulla, come un'ombra.
Seguirono lunghi attimi di silenzio, poi Altea cominciò a sentire una melodia.
Giungeva dall'interno del palazzo, fra le sue rovine.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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