“Allora dobbiamo apprestarci ad accogliere il ritorno del barone.” Disse il Maresciallo visibilmente eccitato.
“Mi occuperò io del palazzo e di come lo troverà sua signoria.” Annuì Fagianus.
Allora salutò il Maresciallo e Dacey, per poi andare via.
“Bene...” disse il Maresciallo a sua sorella appena rimasti soli “... ora posso parlarti dei miei progetti per te...” fissandola “... io voglio darti in moglie al barone.” Sentenziò.
Altea, in balia di una delle sue visioni, cominciò a seguire quella musica.
Attraversò le stanze diroccate, i corridoi fatti di crepe e crolli, fino ad arrivare a ciò che restava dell'antica corte.
Al chiarore di una candela vide una sagoma che suonava una cetra.
Il barone sorrise a Gwen, guardandola negli occhi.
“Non amo farmi offrire da mangiare...” disse con occhi enigmatici “... se necessiterò di qualcosa uscirò io stesso a procurarmene... perdonate, ma sono troppo legato alle abitudini della mia terra...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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