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Vecchio 28-04-2018, 00.35.27   #933
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
L'atmosfera era sempre più calda, sempre più intensa e appassionata.
Non c'era fibra del mio essere che non desiderasse spogliarsi lì, sull'erba così amorevolmente tenuta da Icarius, e prendermi quei due meravigliosi uomini.
Era una sera di primavera molto simile all'estate, con il suo tepore reso ancora più pronunciato dal desiderio che infuocava tutto il mio corpo.
I nostri occhi azzurri erano così chiari in confronto al cielo che invece si era fatto scuro e tempestato di stelle.
La notte, quel regno fatto solo per chi vive davvero, per chi non si perde nelle regole imposte da altri ma segue unicamente il suo cuore, la sua volontà, il suo desiderio... quelli come me.
Io non mi sarei mai piegata a quello che altri avevano deciso per me, io avrei avuto tutto quello che volevo, come lo volevo, quando lo volevo.
Oh si..
E in quel momento ciò che desideravo disperatamente erano quei due, la loro devozione, il loro sguardi così diversi tra loro eppure così inebrianti, i loro corpi perfetti, le loro virilità da far invidia a principi e baroni.
Dunque non vedevo alcun motivo per trattenere la mia voluttà.
Lasciai la virilità di Icarius, che mi aveva fatto morire con quei gemiti soffocati, la voglia di sentirlo gridare era diventata insopportabile, come un'ossessione.
Una creatura così pura corrotta dalla lussuria, della lascivia, dal desiderio sfrenato.
Quel cucciolo sarebbe stato il mio capolavoro.
Oh, Aegos no, lui sapeva le regole di quel gioco, e ci sapeva giocare maledettamente bene.
Sapeva che quel tono mi eccitava, che quell'essere irriverente in mezzo a mille servi ossequiosi l'avrebbe fatto spiccare su tutti gli altri, lo sapeva.
Ma sapeva anche molte cose, come il sapore del mio corpo, il suono dei miei gemiti, l'ardore della mia passione incontrollata.
"Beh..." dissi, con un sorrisetto malizioso, guardando Aegos avvicinarsi sempre di più "Ma io sono una padrona magnanima e Icarius sembra decisamente pentito, dice che non disubbidirà più..." lanciando un'occhiata lasciva al giovane giardiniere.
Allora slacciai l'abito e lo lasciai ricadere per terra.
"Ma ti dò un indizio..." avvicinandomi as Aegos, nuda, guardandolo negli occhi "Più il premio per la devozione è succoso, dolce e inebriante, più la punizione per la disobbedienza sarà crudele, terribile, implacabile.." con un tono sensuale, e un sorrisetto sadico che gli diceva quanto mi avrebbe eccitato questa punizione.
"Dimmi, Aegos.." ormai vicinissima a lui "Sei pronto a correre il rischio?" fissandolo negli occhi con voluttà per poi baciarlo intensamente.
Un bacio intenso, forte, prepotente, fatto di lussuria e passione, controllo e possesso, voglia disperata e desiderio sfrenato.
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