Altea non riusciva a dormire e guardò allora fuori dalla finestra, verso i boschi fatti di cipressi e le colline tutte intorno.
Era una sera silenziosa, misteriosa, fatta di stelle scintillanti e l'odore di mosto portato da una lieve brezza.
Restò così, a fissare la notte passare lenta.
L'alba era lontana, come il palazzo diroccato e maledetto, dalla sua nuova casa.
Il Maresciallo guardò d'istinto il ritratto del barone alla parete.
“Ora torna a dormire.” Disse tornando a fissare Dacey. “Domani farò arrivare qui il miglior sarto di Monsperone, così che tu abbia abiti degni per accogliere il barone. Buonanotte.” Congedandola.
Ma in quel momento arrivò un soldato.
"Il prigioniero chiede un prete, signore." Al Maresciallo.
"Che vada all'Inferno." Secco il Maresciallo. "Digli che qui siamo tutti atei, dunque di frati e di preti non ne abbiamo."
"Si, signore." Il soldato, per poi andare via.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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