Stavo impazzendo, perdendo completamente il controllo.
Non sentivo più niente intorno a me, né la brezza della sera, né il canto degli uccelli, né tantomeno il fruscio degli alberi attorno alla casa.
Sentivo solo le loro lingue su di me, il mio corpo che bruciava sempre di più, i loro capelli sotto le mie mani, quei leggeri gemiti soffocati che provenivano dalle loro bocche insaziabili, e i miei che alti e incontrollati riempivano il silenzio notturno.
Ero in una meravigliosa estasi, un crescendo continuo, un piacere così forte da essere quasi insopportabile.
Spalancai gli occhi quando Aegos si tolse da me, abbassando lo sguardo eccitato e folle su di lui, che prontamente si rialzò.
Quanto era bello, dannazione, era davvero meravigliosamente bello.
Mi allontanò brutalmente da Icarius, gettandomi contro un albero, a cui istintivamente mi aggrappai con le mani.
Sentivo il suo corpo dietro di me, la sua virilità che mi reclamava, la sua presenza che incombeva su di me, la sua mano che teneva ferma la mia nuca.
Poi quelle parole mi eccitarono ancora di più, facendomi letteralmente impazzire.
Voltai la testa, o almeno, ci provai visto che lui mi teneva ferma per la nuca.
"Oh si.." mostrandogli la lingua, vogliosa e lasciva, prima di voltarmi nuovamente verso l'albero.
Eppure, non aveva considerato i miei ordini, e la cosa non andava bene, ma proprio per niente!
"Icarius!" lo chiamai, gemendo "Vieni qui, piccolo..." facendogli cenno con la mano di avvicinarsi.
Lo volevo vicino, volevo farlo mio, sentirlo gridare, vederlo morire di piacere, volevo trascinarlo nell'oscurità lasciva del mio mondo.
Oh, e io sapevo che quella meraviglia di ragazzo non aspettava né desiderava altro.
Sapevo che mi apparteneva, che si sarebbe perso in me.
Oh si...
"Vieni qui..." ripetei, sempre più eccitata e fuori di me.
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