Quel bacio, i loro corpi stretti, l'uno sull'altro.
Un intreccio di labbra, di mani e di braccia, rotolando l'uno sull'altra fra le lenzuola.
“Ti amo...” disse Elv baciando Gwen, continuando ad assaporarne la bocca, a sentire il profumo del suo corpo, così diverso da quello delle donne comuni, stringendola a sé ed avvertendo la sua pelle liscia e levigata come porcellana a contatto dei suoi muscoli.
Allora finalmente si unirono, l'uno nell'altra, guardandosi negli occhi per un breve istante ed infine sospirando, gemendo a lungo.
Fu una sensazione unica, meravigliosa, con lui che penetrava in lei, nel suo mondo oscuro e sensuale e la vampira che a sua volta lo avvolgeva, facendolo suo e rubandolo alla luce della mortalità e perdendosi insieme in quell'abisso di mistero ed eccitazione.
Altea raggiunse il giardino, ma la confusione veniva da fuori.
Gli schiamazzi e le voci erano esterne al palazzo.
Arrivò anche Pompilio, attirato da quel casino.
“Madama...” disse “... cosa accade?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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