“Ma facciamo attenzione, madama...” disse Pompilio ad Altea.
Aprì lo spioncino quel tanto che basta per sbirciare fuori.
Vide così uomini armati ed a cavallo che ridevano e parlavano ad alta voce.
Erano i soldati del Maresciallo.
Erano stretti l'uno all'altra, amandosi fra quelle lenzuola calde, intrise dell'odore dei loro corpi, tra gemiti soffusi, carezze sensuali e quell'amplesso travolgente.
Gwen, nuda ed accaldata, sembrava danzare sul corpo di Elv, strusciando sui suoi muscoli, quasi graffiando la sua pelle nuda con le unghie.
Quel gioco durò a lungo, di posizione in posizione, con la bella vampira che testò l'ardore ed il vigore di quell'uomo, mettendola alla prova, ma domata e sfinita dal suo impeto, dal suo penetrare forte in lei, infaticabile, profondo, tra il suo sudore e le grida di piacere di lei.