“Si, è l'unica possibilità per andarcene ora da qui.” Disse Ivan a Gwen.
“Ma dove andremo?” Chiese scettico Nikolaj. “Sai già dove andremo? Non vorrai attraversare questi boschi in pieno giorno spero? L'unica possibilità è Monsperone, ma una volta lì cosa faremo?”
Altea sentì le grida, il rumore di una colluttazione, ma non si decise ad andare verso il cortile, ossia dove tutto ciò proveniva.
Restò così appena dentro il portone.
“Sembra ci siano problemi...” disse Pompilio.
Dacey e la sua scorta continuarono a passeggiare per la città, con tutti i passanti che la salutavano con rispetto.
“Come siete bella, madama...” disse una donna avvicinandosi con in braccio il suo bambino “... che il Cielo vi dia tanta felicità, mia signora!” Entusiasta.
C'era allegria e laboriosità fra quelle stradine, ma la magnificenza di quel paesaggio fiabesco, la sua magia stavano tutte nelle dolci colline che incorniciavano il bosco intorno alle mura cittadine.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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