Lo seguii con lo sguardo mentre si avvicinava a me e mi prendeva per mano.
Mi piaceva quella raffinata carica erotica che emanava e che essudava dalle sue labbra ogni secondo di più.
Non mi sarei mai stancata di dire che la sua trasformazione personale mi aveva lasciata senza parole.
Avvicinai il mio viso al suo e la mia lingua si mosse lenta per raccogliere una piccola goccia rimasta intrappolata nell'angolo delle sue labbra.
La raccolsi e la assaporai.
"Che peccato... È toccato a te quello più buono..." sussurrai, appena divertita.
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