“No... ti sbagli...” disse con tono basso Elv a Gwen, guardandola negli occhi rosse che la notte rendeva ammalianti “... la più buona è toccata a me...” con un sorriso sensuale.
Allora si avvicinò a lei con le labbra e la baciò.
Un bacio ancora caldo del sangue di quei due uomini ed ardente come l'istinto che li aveva spinti ad uscire in cerca di vittime.
Reddas ascoltò Dacey senza interromperla e senza smettere di suonare piano la sua cetra.
“Io bi credo...” disse infine “... credo ad ogni vostra parola...” fissandola “... per questo siete qui e per questo io vi sto parlando... forse io stesso sono uno spettro, un fantasma, un'illusione... o forse siamo entrambi pazzi... una cosa abbiamo in comune però... l'indifferenza dei nostri simili...” smettendo di suonare e gettando altri ramoscelli sul fuoco, ad alimentarne le fiamme.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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