Lo guardai tutto, dalla testa ai piedi, con un sorrisetto malizioso ed enigmatico.
"Chissà!" facendogli l'occhiolino.
Quell'idea mi eccitava da morire, vedere Aegos così fiero e irriverente abbassarsi a fare il timidino impacciato per un mio capriccio mi faceva dimenticare qualunque altra cosa, anche quella nebbia.
"Oh, andiamo a cercare una bella locanda dove poter giocare.." con un sorrisetto divertito "Se sarai convincente davanti a dei perfetti sconosciuti, poi prenderemo una camera e..." con la voce roca, calda e seducente "Chissà.." ripetei, con un sguardo che però non lasciava trasparire dubbi.
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