La situazione era sempre più calda, sempre più intrigante e seducente.
Quello sguardo da cucciolo mi faceva perdere ogni controllo.
La mia mente fissava quegli occhioni azzurri immaginando scenari egualmente lussuriosi ed eccitanti.
Poi si avvicinò il taverniere a chiederci per la colazione, e io guardai Aegos con uno sguardo inequivocabile, dove la risposta era chiara nella mia mente e nei miei oggi.
tE!
Poi risposi soltanto, con un sorrisetto divertito.
"Della focaccia andrà benissimo.." annuendo "Tu vuoi qualcosa, piccolo?" con un tono premuroso, come se parlassi con un bimbo cuccioloso.
Ma il mio sguardo era sempre più carico di lussuria.
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