Stavo perdendo il controllo, quella commedia minava ogni mio tentativo di autocontrollo.
Lui era troppo eccitante, troppo virile, troppo tutto... lo guardai negli occhi, intensamente, mentre la mia mano teneva salda e sicura quella divinità prorompente mentre mi scappava un sorrisetto osservando il modo in cui mi guardava soddisfatto, sicuro di sè, pur mantenendo la mia ccommedia.
Sapeva di valere il ragazzo, su questo non c'erano dubbi.
Poi quella frase, ancora quel tono e quello sguardo da cucciolo.
Il mio sguardo si accese ancora di più, incapace di resistere oltre.
"Lo vuoi sapere un segreto?" sussurrai al suo orecchio, iniziando a muovere quella mano in modo sensuale e abile per farlo impazzire "Noi siamo maialini, piccolo...".
Poi, di scatto, lasciai scivolare la mano dai suoi pantaloni,e mi alzai, prendendogli la mano e tirandola verso di me.
"Andiamo!" guardandolo negli occhi "Adesso!" ordinai.+
"Dì al taverniere che la colazione può portarcela in camera, noi abbiamo da fare.." con gli occhi folli di lussuria nei suoi.
Oh lo volevo, lo volevo adesso, lo volevo tutto.
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