“Si...” disse annuendo Icarius ad Altea “... si...” cercando di stringere i denti e bevendo un po' di quel rum “... ma... è disgustoso...” con un'espressione schifata, per poi appoggiare la testa sul cuscino e guardare lei.
Nikolaj non rispondeva.
“Se ci sta facendo uno dei suoi scherzi” disse Ivan visibilmente turbato “giuro che lo impalo!”
“Credo che qualcuno debba scendere a controllare...” Elv a Gwen.
“Volete vada io?” Si propose Ivan.
Quel gesto ed Aegos si ritrovò in piedi, tirato su da Lys.
“Oh, madama...” disse fingendosi imbarazzato, ingenuo e persino spaventato.
In quel momento arrivò il taverniere con le focacce calde.
“Signore...” con occhi da cucciolo Aegos “... dite alla padrona che non mi punisca... farò il bravo...” impaurito, sebbene guardasse con cupidigia il corpo di Lys.
Il taverniere fissò stupito quella scena.
Gli altri clienti guardavano dai loro tavoli.
Uno di loro, distinto e dai modi cortesi, si alzò, avvicinandosi a lei.
“Madama ha bisogno di... aiuto?” Guardando Lys negli occhi, con un sorriso sicuro.
Era gradevole di aspetto, persino belloccio, con due baffetti ben curati e gli occhi sicuri.
Il barone sorrise a Dacey e le mostrò un inchino col capo.
“Se i nostri nemici” disse poi al Maresciallo e a Fagianus “avessero saputo di questa dama” indicando Dacey “temo avrebbero richiesto lei, piuttosto che le quattromila piastre d'oro per il mio riscatto.” Ridendo piano. “Madama...” tornando a guardare Dacey “... mi perdonerete, ma credo che dovrò rendermi presentabile... i mesi trascorsi prigioniero non hanno certo reso il mio aspetto gradevole. Con permesso.” Un nuovo baciamano ed andò via, seguito da Fagianus.
“Sembra tu abbia fatto una buona impressione sul barone...” il Maresciallo a sua sorella appena rimasti soli.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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