Gwen era giunta alla fine di quel pozzo.
Ma di Nikolaj neanche l'ombra.
Tutto era buio intorno a lei e solo la sua vista sovrumana le permise di scorgere qualcosa davanti ai suoi occhi. Uno stretto cunicolo.
Icarius guardò Altea, ma una domanda gli sorse spontanea, forse per il rum bevuto che lo rendeva un filino brillo.
“Ma, madama...” disse “... pur di salvarvi dovreste partire per Afragolignone e cercare lì l'amore e la salvezza, invece di star qui ad attendere una fine meschina. E poi... dite di non innamorarvi facilmente, eppure con me, appena mi avete visto, siete stata subito diretta, confidenziale, perciò il vostro animo non è arido... sono sicuro che da qualche parte c'è un uomo capace di amarvi e di salvarvi.” Con sincerità ed affetto lui.
“Si, ma bada di non essere troppo gradata a quel pagliaccio e pezzente...” disse il Maresciallo a Dacey “... ha fatto il suo dovere salvandoti, visto sei la sorella del Maresciallo. Fra pochi giorni andrà via e spero crepi presto.” Congedando Dacey con un cenno della mano.
Aegos, fingendo ancora, assunse un'espressione sottomessa ed annuì a lys, per poi prendere le focacce che il taverniere aveva portato.
“Si, mia signora...” disse l'uomo a Lys “... la stanza è pronta... prego, vi ci accompagno.” E la condusse nella sua camera, con Aegos che li seguiva docile.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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