Mi avviai sulle scale, tra gli sguardi generali, quella nostra scenetta aveva riscontrato un discreto successo.
La cosa mi eccitava, mi eccitava da morire.
Perchè se fosse stato un gioco solo tra noi sarebbe stato divertente, ma così lo era ancora di più, e la tensione tra noi era sempre più forte.
Adoravo vederlo così, lo adoravo e non vedevo l'ora di vederlo trasformarsi in se stesso e lanciarmi con lui in una folle cavalcata.
Quando poi faceva il cucciolo spaventato era davvero adorabile, faceva inumidire il mio corpo nel giro di un istante.
Mi voltai di scatto, guardandolo negli occhi.
"Allora, Aegos, vuoi darti una mossa?" tuonai, severa e autoritaria, per il solo gusto di vedere quegli occhioni spaventati "Possibile che tu debba sempre essere così lento?" urlai, mentre i miei occhi ormai fissavano i suoi intensamente.
Eravamo arrivati al corridoio dove c'erano tutte le stanze.
"Qual è la nostra?" chiesi poi al locandiere, spiccia, guardando le varie porte chiuse.
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