Non mi curai dello sguardo del taverniere, avevo occhi solo per Aegos e quella sua recita così eccitante.
Non vedevo l'ora di chiudere quella porta e avere il mio servo solo per me, vederlo abbandonare quell'aria indifesa, e tornare ad essere il mio vigoroso stalliere, pronto per una cavalcata senza pari!
Era così bello, così eccitante!
Ma una volta soli qualcosa mutò, tutto intorno a me si fermò e rimasi immobile, per poi sorridere.
Mi voltai verso lo specchio, con il cuore che batteva forte.
Il mio signore era lì, era arrivato.
Mi inchinai allo specchio, guardando quella superficie brillante con bramosia e devozione.
"Mio signore..." con un inchino "Bentornato!".
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