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Vecchio 08-05-2018, 18.37.46   #1416
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Cercarono ancora, a lungo, ma quella cripta sembrava essere formata da un unico blocco di pietra, senza altre uscite, né passaggi.
“Roba da matti...” disse sconcertato Nikolaj “... solo un fantasma potrebbe dunque uscire da qui...” scuotendo il capo e fissando Gwen.
In quella cripta c'erano soltanto loro due e quella bara chiusa.



Rosso guardò Dacey attraverso la sua maschera.
“Si.” Disse perentorio. “La vendetta per me è come l'aria. Si può vivere senza aria?” Fissandola. “Mi spiace per voi e per i vostri sogni di felicità, ma io ucciderò il barone. Forse stanotte, forse domani o domani l'altro, chissà... lo farò quando meno si aspetterà di morire... di sorpresa... così che non avrà modo di pentirsi, né di convertirsi... finirà allora all'Inferno e marcirà lì per l'Eternità.” Con tono carico d'odio.



Quella carezza di Lys, un bagliore sinistro nello specchio, gli occhi di Aegos che tornarono a tingersi di un azzurro vivo.
Allora lo stalliere si destò, come se nulla fosse accaduto, come se davvero il Tempo si fosse fermato.
“Oh, madama...” disse lui riprendendo la recita e guardandola tutta nuda davanti a lui, con solo le scarpe alte ai piedi “... sentite... si, sentite caldo? Volete chiami il taverniere per darci una camera più fresca?” Fissando i seni sodi, i capezzoli rosati, le gambe strette e quel sesso racchiuso fra esse come un prelibato e proibito frutto di mare.
Il suo tono era imbarazzato, quasi inebetito, ma gli occhi eccitati e famelici, quel sorriso lussurioso appena trattenuto, tradivano una perversione che avvampava nell'animo e nel corpo del vigoroso stalliere.



“Se messo su un carretto può andarsene il ragazzo.” Disse il medico ad Altea. “L'importante non sforzi il piede camminando. Per il resto non ha problemi di sorta.” Assicurò.
“Il problema, madama, è che se i padroni vogliono potrebbero denunciarmi visto lui vuole andare via ma è ancora qui.” Fece il taverniere. “Le leggi di Sygma sono molto ferree nel tutelare i diritti dei padroni.” Annuì.
Scesero così di sotto, lasciando Icarius beato a riposare in quel letto, trovando vari clienti ai tavoli.
Qui il medico indicò ad Altea il contadino di cui parlava.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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