Passarono lunghi istanti.
Istanti di silenzio in quel luogo fetido, dall'aria irrespirabile.
“Apriamola...” disse infine Nikolaj a Gwen “... cos'altro abbiamo da perdere... siamo sepolti vivi qui dentro...”
Allora si avvicinò alla tomba in pietra e cominciò a spostare la copertura.
Una ventata di aria pestilenziale si riversò fuori, quasi da togliere il respiro, da far lacrimare gli occhi.
Dalla polvere si riversò poi fuori una polvere scura e da essa una salma putrefatta e fetida.
Rosso rise piano a quelle parole di Dacey.
“Quanto siete egoista ed ingenua...” disse divertito “... davvero credete che tutto possa risolversi così? Io che fuggo, magari mi rifaccio una vita e poi? Tutti vissero felici e contenti?” Scosse il capo. “Che sciocca siete... infantile direi... quel bastardo continuerà ad uccidere, a tiranneggiare... magari voi sarete la prossima vittima. Altri innocenti perirebbero e Monsperone continuerà a vivere nel terrore. Ecco cosa succederà se anche io andassi via o fallissi nel mio intento.” Guardandola con rabbia.